Informazioni
STRUTTURA E LOGISTICA
Lo spirito del Festival
Festival Homenaje offre la possibilità agli interessati di partecipare ad una sorta di “campus” intensivo dedicato alla chitarra classica. La scelta di concentrare tutti gli eventi in una sola settimana e di differenziarli in diverse tipologie (concerti solistici e cameristici, lezioni individuali e frontali, conferenze di approfondimento e momenti di scambio e convivialità) risponde proprio all’obiettivo di offrire un’occasione di coinvolgimento e partecipazione multiforme, continuativa ed immersiva nella quale l’iscritto abbia l’opportunità di ascoltare, vedere, conoscere, confrontare diverse esperienze e aspetti legati allo strumento della chitarra classica sotto il comune denominatore della qualità e della professionalità e in un ambiente dedicato. Per questo sono state progettate modalità di iscrizione che prevedano condizioni agevolate per la partecipazione lungo tutta la durata del Festival (con costi ridotti di partecipazione a tutti i concerti, le masterclasses e le conferenze). Il Festival avrà luogo a Padova, nella settimana dal 3 al 11 settembre 2022. Le sedi delle attività (concerti, conferenze, masterclasses) sono tutte concentrate nel centro storico della città e tutte distanti tra loro pochi minuti a piedi.
- concerti di David Russell e del duo Armellini-Susani (3 e 4 settembre) si svolgeranno alla Sala dei Giganti (ingresso da Piazza Capitaniato) (vedi mappa).
- concerti di Dušan Bogdanović e di Paul Galbraith si svolgeranno alla Scuola della Carità (via S. Francesco, 61) (vedi mappa).
- concerti di Evangelina Mascardi e Sean Shibe, le conferenze e le masterclasses si svolgeranno a Barco Teatro (via Orto botanico, 12) (vedi mappa).
SALA DEI GIGANTI
In epoca tardo medievale, la Sala dei Giganti era uno degli ambienti di rappresentanza della Reggia Carrarese, palazzo dei Signori di Padova. Per volontà di Francesco I da Carrara la sala venne decorata con un elaborato ciclo di affreschi che aveva per tema quello di rappresentare uomini illustri della storia antica, rappresentazioni di figure umane e di scene narrative accompagnate da dei testi descrittivi. Il programma iconografico fu curato dal celebre poeta aretino Francesco Petrarca, intimo amico del Carrarese, stabilitosi definitivamente a Padova dal 1368, sulla base del suo testo De Viris Illustribus. Il ciclo decorativo è stato quasi completamente perduto se non per un unico lacerto, costituito dal riquadro con il ritratto del Petrarca che si trova sulla parete finestrata ad est.
Nel 1405 con la fine della dinastia dei Carraresi, il palazzo divenne sede del Capitanio, l'autorità preposta al comando militare della città e cadde in abbandono. Tra il 1539 ed il 1540 subì un consolidamento e restauro della struttura architettonica e venne eseguito un nuovo ciclo di affreschi il cui tema riprende e amplia quello di epoca carrarese.
La Sala dei Giganti è da sempre legata alla storia di Padova. Nei primi due secoli di dominazione veneziana era utilizzata come spazio di assemblea e riunione per le truppe che presidiavano la città e aveva delle precise funzioni connesse all'Università (dal 1632 al 1912 fu qui allestito il primo nucleo della Biblioteca Universitaria). Attualmente la sala fa parte del complesso di Palazzo Liviano, costruito a partire dagli anni '30 su progetto dell'architetto e designer milanese Gio’ Ponti per volontà del rettore dell'Università degli Studi di Padova dell'epoca. La sala ha subito nel tempo diversi restauri, il più recente dei quali, concluso nel 2008, ha riportato gli affreschi al loro splendore iniziale.
SCUOLA DELLA CARITA’
La Scuola della Carità è un edificio di origine medievale dove aveva sede la Confraternita della Carità, una delle più importanti ed antiche confraternite laicali di Padova ed amministrava i lasciti destinati al soccorso di infermi e poveri, a dotare le fanciulle e ad altre opere di bene. Nel 1419 viene alloggiata nelle immediate vicinanze del più importante ospedale di Padova, S. Francesco Grande, mentre fervevano i lavori di costruzione dell'ospedale stesso, della chiesa e del convento dell'Osservanza. Circa un secolo e mezzo dopo, questo locale doveva essere cosi inadeguato alle cresciute esigenze che si ritenne necessario un radicale lavoro di restauro. Aperte le nuove finestre, che lo inondarono di luce, costruito un nuovo splendido soffitto a cassettoni, decorate le pareti con un nuovo ciclo di affreschi illustranti i fatti della Vergine, l'ambiente dovette apparire veramente risorto. Le pareti erano state in precedenza affrescate da un ignoto pittore che vi aveva dipinto quindici riquadri, i quali vennero fatti restaurare nel 1530 da Girolamo Dal Santo. Tracce della vecchia decorazione sono ancora visibili nella fascia sottostante i ritratti dei coniugi Bonafari. Tra il 2005 e il 2008 viene restaurata e restituita alla città.
BARCO TEATRO
Sorge alle fine del 2018 a Padova nella ristrutturata barchessa di Villa Tron (un complesso seicentesco ubicato tra Orto botanico, Basilica di S. Antonio e Prato della Valle) con l’ambizione di proporre una offerta culturale varia e diversificata, concentrata soprattutto sulla musica classica, sul teatro e sull’arte figurativa. E’ uno spazio dalla capienza di 100 posti a sedere con un palco dalle dimensioni ideali per ospitare –per quanto riguarda la musica classica- complessi cameristici o solisti e- per quanto riguarda la produzione teatrale- performances teatrali rivolte al teatro di narrazione, al cabaret, all’improvvisazione, alla commedia dell’arte, ecc.
Le pareti attrezzate della sala permettono di ospitare esposizioni d’arte figurativa che si integrano e dialogano perfettamente con le performances che si svolgono sul palco: in questo modo, Barco Teatro si fa contenitore multidisciplinare -spesso sincronico- di diverse espressioni artistiche, offrendo allo spettatore una esperienza sicuramente nuova e originale all’interno del contesto cittadino.
L’acustica, studiata da un sound engineer, le dotazioni tecniche e la particolare conformità dimensionale e spaziale -che pone in particolare continuità l’artista sul palco e il pubblico in platea- rendono lo spazio di Barco Teatro perfetto per la musica da camera e per una partecipazione immersiva nella musica.